CHI È BRUNO
Piacere, Bruno Silvestre. Ma chi è Bruno?
Bruno nasce a Roma e vive nel Nordest dal 1982 (prima a Conegliano e successivamente a Pordenone).
Bruno è sempre stato un analista-programmatore Cobol Mainframe. Attività che ha svolto per anni nel Gruppo Electrolux, e poi come free-lance dal 1996 al 2010.
A causa della crisi economica e della contrazione della domanda, nel 2011 Bruno è stato costretto all'inattività.
Diversamente da quanto si creda, dato il fiorire delle nuove tecnologie, il Cobol non è affatto morto né superato. Molte grandi aziende continuano ad usarlo e lo useranno per molto ancora. Nonostante questo, ai giovani non viene più impartita alcuna base del linguaggio Cobol o altri linguaggi discorsivi user-oriented. Quando serve, e serve spesso, si preferisce un veloce quanto improvvido addestramento "on-demand".
Perciò la richiesta è ancora viva. Non tanto di sviluppatori Cobol puri, quanto di analisti funzionali o manutentori che sappiano bene come muoversi. Queste figure ormai scarseggiano ed è sempre più difficile trovarne di esperte, quasi una "razza in via d'estinzione"! Tuttavia le aziende italiane, continuano a preferire risorse inesperte o addestrate in fretta, a persone ben formate, magari di una certa età, ma che assicurino una qualità eccellente.
SITI WEB
Qualche anno fa, gli amici delle associazioni di cui faccio parte, mi hanno invitato ad amministrare i Contenuti dei loro Siti Web. Ho potuto così approcciare il mondo del Web e dei Portali Internet, da utente evoluto. Da analista-programmatore quale sono, questa attività mi ha aperto gli occhi e progressivamente appassionato. A quel punto, mi sono detto: "Bruno, hai un'opportunità". Per cui mi sono guardato intorno, mi sono attrezzato e reso in grado di realizzare siti web. Nel tempo, ho sviluppato buone capacità nell'uso di WordPress.
Non è un semplice modo per riciclare il "vecchio" Bruno programmatore Cobol, ma un'occasione per lavorare anche da casa, in modo coinvolgente, e magari chissà, anche guadagnare qualcosa senza essere "esoso".
Mi piace la concorrenza, non la concorrenza sleale. Ho comunque conseguito una ottima qualità in ciò che faccio, tuttavia per il momento i miei lavori sono stati effettuati prevalentemente "pro bono", ovvero gratuiti, per amici e parenti...
In futuro si vedrà: la speranza è che questo possa diventare una nuova attività sempre più apprezzata, che mi tenga vivo e mi faccia sentire utile.
MUSICA
"La musica era il mio rifugio. Ho potuto strisciare nello spazio tra le note e dare la schiena alla solitudine".
(Maya Angelou)
Quando sono nato, ho ricevuto in dono l'inclinazione verso la musica, attraverso il pianoforte che suono da quando avevo 4 anni. Racconto sempre che, quando ero molto piccolo e i miei genitori, come succede, mi affidavano ogni tanto alla nonna. Io che in quella casa non avevo altri giocattoli se non il pianoforte, ho iniziato a giocarci, ed ecco come ho iniziato a suonarlo. Successivamente ho studiato al Conservatorio S.Cecilia di Roma.
Ricavandone poco, più che altro per colpa mia, dato che dopo pochissimi anni ho abbandonato gli studi musicali.
Tuttavia il piacere di avere i tasti bianchi e neri sotto le dita, non mi ha e non l'ho mai abbandonato; salvo alcuni brevi periodi in cui proprio non potevo disporre di uno strumento, ho sempre dedicato almeno un'ora al giorno allo strumento. Il pianoforte è per me un amico fedele, che spesso funge anche da rifugio nei momenti difficili o mi aiuta a celebrare quelli più felici.
Ecco perché non mi ritengo un pianista e rido quando mi si definisce tale. Io mi definisco, senza falsa modestia, più uno “strimpellatore” evoluto, benché di buon livello. Nulla quindi di paragonabile con chi ha studiato, si è aggiornato anche da autodidatta, potendosi definire tale e facendolo per professione. Tuttavia ho un eccellente orecchio e una grande memoria orientata alla musica. Questo mi aiuta fin da piccolo di suonare praticamente ogni pezzo mi emozioni, anche solo dopo un breve ascolto. Ciò mi ha permesso di suonare in piccole band o fare qualche serata di piano-bar da solo.
Detto questo, penso che evidentemente il Destino aveva riservato per me una tastiera, ed oggi possiamo affermare che forse Egli intendeva la tastiera di un computer anziché quella di un pianoforte!
Ecco perché non mi ritengo un pianista e rido quando mi si definisce tale. Io mi definisco più uno "strimpellatore" evoluto, benché di discreto livello. Nulla quindi di paragonabile con chi ha studiato, si è aggiornato (anche da autodidatta) potendosi definire tale e facendolo per professione. Tuttavia ho un eccellente orecchio e una grande memoria orientata alla musica. Questo mi permette fin da piccolo di suonare praticamente ogni pezzo mi piaccia, anche solo dopo un breve ascolto. Ciò mi ha permesso di suonare in piccole band o fare qualche serata di piano-bar da solo.
Detto questo, penso che il Destino aveva riservato per me una tastiera, ed oggi possiamo dire che evidentemante fosse la tastiera di un computer e non quella di un pianoforte!
GOLF
“Il golf è più difficile del calcio perché la pallina sta ferma: così la guardi, cominci a pensare a tutto quello che ti hanno insegnato e finisci quasi sempre per sbagliare.”
(Gianluca Vialli)
Altra mia passione è il Golf. Come tutti i golfisti sanno, perlomeno in Italia, una volta scoperto il golf, ci si rammarica sempre di non averlo considerato prima. Io non sfuggo a questo assunto, ho iniziato a 33 anni ma mi mangio le mani lo stesso per non averlo fatto molto prima. Ma, si sa, i ragazzi italiani sono matti per il calcio ed in parte per altri sport, in ogni caso quasi mai per il golf; a meno di non avere genitori o amici che lo pratichino e facciano loro capire quanto le dicerie negative sul golf siano false e quanto bello sia questo gioco. Ed io non sono sfuggito neppure a questo assunto.
Al momento ho un Handicap di 8,9. L'Handicap, che è anche considerato una sorta di "carta d'identità del golfista", è ciò che rende davvero democratico ed unico il gioco del Golf. Detto anche "vantaggio di gioco", ed essendo il Golf un gioco che si misura in colpi, l'Handicap altro non è che un numero variabile di colpi che si assegna a ciascun dilettante e che, oltre a dare la possibilità a giocatori di diversa esperienza di competere alla pari, in linea di principio, consente anche al principiante di poter battere il professionista. Assunto che il giocatore professionista gioca senza handicap, ovvero con handicap zero, un principiante riceverà inizialmente 54 colpi di vantaggio sulle 18 buche (che rappresentano la "partita" standard). Alla fine del giro di 18 buche, chi ha tirato meno colpi al netto del proprio Handicap, vincerà la partita. Man mano che il giocatore diventerà più bravo ed esperto, questo numero di colpi di vantaggio, diminuirà tendendo a zero.
Il Golf è erroneamente (soprattutto nei Paesi come l'Italia) considerato:
- un non-Sport.
- un gioco per anziani.
- un passatempo per ricconi annoiati.
- un'attività di Élite.
- un modo di violentare la natura e gli animali.
- il trionfo di diserbanti e agenti chimici.
Sappiate che nessuna di queste leggende metropolitane legate al Golf sia men che distante anni luce dalla realtà.